Profumo sacro
Creo profumi e incensi da molti anni e ne ho fatti per tutti i tipi e tutti gli scopi.
Nel tempo la mia attenzione si è spostata ed ho iniziato a studiare il neo-paganesimo fino ad arrivare ai culti degli antichi e li mi è sorta la domanda. Che differenza c’è fra un profumo “profano” ed un profumo “sacro”?
Bhe, la risposta a cui sono giunta mi ha un po’ sorpresa perchè di fatto non c’è differenza. Il profumo o l’incenso realizzato per onorare una divinità segue gli stessi crismi di uno fatto per puro piacere, con solo una piccola accortezza.
Il profumo sacro diviene tale nel momento in cui lo si “dedica” ad una divinità, poi ci sono casi specifici.
Ad esempio si può creare un incenso specifico per Afrodite utilizzando erbe ed oli a lei sacri e per renderlo “sacro” è necessario seguire un processo simile a quello usato per gli animali destinati al sacrificio.
Gli animali destinati al sacrificio venivano consacrati alla divinità tramite una cerimonia e da quel momento erano proprietà della divinità cui erano destinati. Stessa cosa vale per gli incensi ed i profumi.
Incensi e profumi nei culti
Nei culti antichi come quello greco o romano, non esisteva una vera divisione fra sacro e profano poiché tutto era parte del divino, quindi il profumo di per se aveva aura divina e sacra, considerati un dono degli Dei.
Gli incensi ed i profumi avevano un ruolo importante nelle cerimonie sacre dall‘Antico Egitto fino ai popoli del nord Europa ed all’estremo oriente, in modo uniforme indipendentemente dal culto e dalle divinità adorate.
Importante semmai era che il profumo fosse buono e di ottima qualità, considerato a chi era offerto. Creare profumi gradevoli e raffinati con le essenze più pregiate era una vera e propria arte sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Oggi tutti possono accedere alle conoscenze per creare profumi gradevoli e portare un po’ di quella raffinatezza fra le mura di casa e gli Dei saranno senza dubbio lieti del buon aroma.